Grazie perché tu ci vuoi TUTTI in Paradiso! Questo è quello che noi abbiamo sperimentato grazie alla Marcia delle famiglie! Quest’anno, siamo stati fidanzati marcianti in mezzo alle famiglie le quali, senza nemmeno accorgersene, hanno alimentato il desiderio di Dio e della vita eterna che tanto vogliamo nella nostra vita ma soprattutto nella nostra futura famiglia. In discernimento verso il matrimonio, la marcia delle famiglie è stata segno tangibile e concreto di cosa il Signore desidera per noi. Catapultandoci nel caos del quotidiano famigliare, non con una, non con due, ma con sessanta famiglie!
Quanta testimonianza abbiamo ricevuto da loro! Guardavamo come con coraggio e cura gli uni verso gli altri camminavano di giorno sotto il sole, in mezzo al fango e la notte dormivano nelle palestre, gomito a gomito con altre famiglie. Grandi e piccoli insieme. Ognuno rinunciando alle proprie abitudini, ai propri comfort. Si sono privati del riposo e delle vacanze, si sono privati di molto, tenendosi solo l’essenza di tutta la loro vita famigliare, la linfa che li alimenta: la comunione dei cuori! Guardandole ci siamo resi conto di quanto sia fondamentale nella vita di coppia ritagliarsi ogni giorno dei momenti per fermarsi e parlarsi, senza farsi risucchiare dal vortice di urgenze, ansie, discussioni, gestione dei figli e le altre faccende giornaliere, anche se serie e importanti ma che piano piano sottraggono la parte migliore: la relazione con la Santissima Trinità.
Ci ha sorpreso sapere che noi fidanzati non dovevamo solo servire i pasti o tenere i bambini mentre i genitori ascoltavano le catechesi, ma che anche noi potevamo camminare come marciatori. Questa Marcia è stata specchio delle nostre dinamiche di coppia. Dei nostri limiti ma anche del potenziale che ognuno di noi singolarmente può portare dentro la coppia. Vedere cosa fare quando l’altro è al limite, come parlarsi quando siamo nella fatica. É stato fondamentale questo camminare fianco a fianco ad altre coppie fidanzate o sposate. Confrontarsi con loro, raccontarsi e ascoltarsi reciprocamente. Per crescere e imparare a camminare insieme. Perché le dinamiche relazionali non sono mai scontate o banali, ma sono delicate e gravide di bellezza, storture, di crisi e fioriture. Serve tanta cura. Abbiamo sperimentato questa cura verso di noi da parte di tutti, frati e suore, sposi e fidanzati e anche dai bambini stessi. Abbiamo ricevuto tanto dalla storia di tutte le coppie che abbiamo incontrato.
Stare con i bambini poi è stata un’esperienza ricca e faticosa. È stata una piccola palestra grazie alla quale abbiamo imparato poco a poco a stare al loro passo. Ad essere un po’ più lenti o alle volte più pazienti o amorevoli, ricevendo in cambio la tenerezza di Dio che traspariva dagli occhi di ciascuno di loro.
È sembrato che Gesù ci prendesse per mano per mostrarci in che modo ci chiama come coppia ad essere santi. Formare una famiglia dinamica, aperta e non autoreferenziale, sempre pellegrina e in movimento verso la Parola di Dio e verso la Chiesa… Questo è quello che ci siamo portati a casa grazie a voi famiglie, a voi frati e suore: le basi per fondare la casa sulla roccia!
Eleonora e Valerio